Jacques Zolty Cubata L’odore delle fabbrica di sigari, è l’odore di sé. L’odore è ovunque, negli occhi, nel naso, nella bocca. Il sole prepotente della terra dei Caraibi, riscalda gli uomini e le fabbriche di sigari, e l’aroma del tabacco, si mescola, all’odore delle persone, la pelle trasuda, e ci parla di sacrifici, di fatica, di vite legate alla produzione dei Puros. L’essenza di Cuba, i suoi Sigari, sono per molti un piacere puro, quasi divino, per altri, i torcerdores, la storia della propria vita. Dalle piantagioni di tabacco, alle fabbriche dell’Avana, ogni giorno, per molti uomini e donne, un ripetersi infinito di gesti, faticosi e lenti, di cui non possono più fare a meno. Un lavoro artigianale, patrimonio esclusivo da lunghe generazioni, perché da sempre, il tabacco e la sua difficile lavorazione è un elemento cardine nella vita sociale, e l’arte della sua produzione, antica, come la sua popolazione.

 

CUBATA si apre con l’accordo affumicato delle foglie di Tabacco e Betulla, in testa alla composizione. È una boccata densa che si scioglie nel calore del Rum del cuore, sostenuto dalla dolcezza del Miele e dagli accenti delle note più speziate. Il fondo è la profondità dell’Ambra e la cremosità della Fava Tonka, ingrediente utilizzato nella lavorazione delle foglie di tabacco per renderne l’aroma finale rotondo e gradevole. Il Legno di Guaiaco, con i suoi sentori fumè, si lascia assaporare nel tempo.

 

Famiglia olfattiva: orientale, legnosa

 

Piramide olfattiva

Note di testa: foglie di Tabacco, Betulla

Note di cuore: note speziate, Rum, Miele

Note di fondo: Ambra, Fava Tonka, legno di Guai